Ricapitoliamo…
Tipologie di dispositivi
Ad oggi si utilizzano, principalmente, due tipi di fotocamera:
- Mobile (cellulare, tablet, ecc.)
- Reflex
Tipologie di scatto
Possiamo racchiudere le foto, che più spesso vediamo sul web e sui social, in alcune macro-categorie:
- Autoscatto
- Paesaggio diurno
- Paesaggio notturno
- Ritratto fotografico
- Macro
- Soggetti in movimento
Terminologie da sapere prima di iniziare
- Inquadratura: è la porzione di spazio fisico (un ambiente, un paesaggio, etc.) inquadrata dall’obiettivo della fotocamera.
L’atto di inquadrare consente di delimitare con precisione lo spazio che sarà ripreso e, al contempo, di escludere tutto il resto (che rimarrà “fuori campo”, ossia all’esterno del campo visivo dell’osservatore); - Piano: è un termine usato per indicare l’ampiezza di un’inquadratura, in rapporto alla figura umana (o antropomorfa).
Solitamente, si parla di piano quando l’inquadratura comprende, al massimo, una figura umana intera. Se l’inquadratura fosse più ampia, si parlerebbe di campo.
A seconda della porzione della figura umana inquadrata, il piano assume nel gergo tecnico le diciture di “Figura intera“, “Piano americano“, “Piano medio“, “Primo piano” e “Primissimo piano“. L’inquadratura su un singolo particolare è il “dettaglio“; - Piano americano (PA): L’inquadratura parte dalla metà della coscia in sù. Spesso utilizzato per inquadrare due o più persone (con un taglio all’altezza delle ginocchia), consentendo maggiore libertà espressiva e d’azione;
- Piano medio (PM) o Mezza figura (MF): inquadratura che riprende la figura (una o più persone) dalla vita in sù;
- Mezzo Primo Piano (MPP) o Mezzo Busto (MB): inquadratura tagliata approssimativamente all’altezza del petto.
RITRATTO FOTOGRAFICO
Mobile
Qui ci potremmo ricondurre un po’ all’autoscatto con fotocamera posteriore, ma ovviamente senza timer, poichè si presuppone di avere qualcuno che fa la foto.
Le indicazioni, quindi, sono simili a quelle dell’ articolo sull’autoscatto (selfie per i più gai), ma con alcune dritte aggiuntive…
SCONSIGLIATO:
- Non andare troppo vicino al soggetto, preferire uno zoom e poi ritagliare la foto in un secondo momento;
- evitare angolazioni strane e preferire quell frontali, altrimenti si rischia di accentuare alcuni difetti o dare deformazioni;
- non inclinare il dispositivo in modo insensato, ovvero scatti in stile “quanto è bello fare foto stortissime!”, con inclinazione, rispetto alla linea di orizzonte, a 45° o peggio (dai, vi prego…).
CONSIGLIATO:
- Utilizzare una tecnica decente di inquadratura del soggetto (nei prossimi punti vi spiego meglio);
- se vogliamo mettere in risalto solo il viso, si scatta dal collo in su e senza tagliare la fronte!;
- se si fa un mezzo primo piano , si scatta all’incirca dallo stomaco in su senza tagliare lateralmente le braccia o le spalle;
- se s’inquadra completamente una persona, si DEVONO includere i piedi (non fate ritratti che fanno sembrare il soggetto mutilato, per favore);
- piuttosto che tagliare piedi, preferire un piano americano (da metà coscia in su).
Reflex
Le indicazioni sono molto simili a quelle esposte per dispositivi mobile, in quanto sono semplici buone norme della fotografia.
SCONSIGLIATO:
- Sottoporre soggetto a fonti di luce troppo basse, a meno che non si stia eseguendo uno scatto particolare;
- sottoporre soggetto a fonti di luce eccessive (es. sole battente diretto), oltre a dare noia alla persona fotografata, la foto può diventare “bruciata” nei punti con più alta luminosità.
Inoltre, importantissimo, diventa troppo netto lo stacco tra ombre e luci, inasprendo così i lineamenti e accentuando eventuali difetti del soggetto.
CONSIGLIATO:
- Preferite una base stabile;
- scattare più lontano dal soggetto e piuttosto usare lo zoom, ciò aiuta a evitare deformazioni dell’immagine.
Esempio di buoni ritratti, fatti con reflex:
Purtroppo non ho molti esempi di ritratti a persone fatti da me, essendo un po’ il mio tallone d’achille, qual’è il vostro punto debole in fotografia?
Comunque quando farò un corso per migliorare questa mia mancanza, scriverò un articolo dedicato.
Grazie per l’attenzione, vi do appuntamento al prossimo mercoledì!
Non mancate 😉
A onore della corretta informazione e della buona forma, alcune definizioni (di questa rubrica) sono prese dal sito Wikipedia ed eventualmente rielaborate
Che facoltà… ho fatto, semmai! Sono grandicello 🙂
Ho frequentato Lingue Straniere e poi mi sono specializzato in Nuovi Linguaggi, sostanzialmente un ramo di comunicazione. Tra le materie c’era appunto Fotografia, e durante la specialistica abbiamo dovuto proprio seguire un seminario/laboratorio con varie uscite e foto reali.
Il progetto finale -durante l’esame- era quello di portare delle foto legate a un tema preciso (la donna, in questo caso).
Moz-
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Grande! Fighissima sta cosa del progetto, magari esistessero più esami così 😢
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Sì, devo dire che la cosa mi è piaciuta un sacco, ricordo molti bei momenti 🙂
Moz-
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Stunning photos
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Le foto storte sono però così cool e old-school, tipo anni ’80 XD
Ma è vero, nella fotografia di oggi non hanno senso.
Il mio punto debole? Non saprei, visto che non fotografo. Però una volta ho dovuto fare un laboratorio all’Università, con esame finale vero e proprio, e andò benissimo **
Moz-
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Ahahah in effetti, voglio chiarire che non sempre, foto storte o angolazioni improbabili, vanno scartate. C’è sempre una tolleranza artistica, ma si vede benissimo quando una cosa è voluta e ricercata, oppure è tirata a caso 😂😂
Mi impegnerò a esprimere meglio questo concetto, quando farò un articolo dedicato a inquadrature e composizione di foto.
Comunque complimenti per il laboratorio!!! Se posso chiedere, che facoltà fai?
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